lunedì 17 dicembre 2012

Andrete all'estero a giocare per fine anno?

Amici miei, avete deciso di andare a giocare fuori dall'Italia il prossimo fine anno?
Potrete cortesemente scrivermi dove andrete? ci serve come il pane sapere da voi come gestirete le vostre vacanze. Ci aiuterebbe moltissimo per potervi preparare pacchetti viaggio meglio definiti con conseguente risparmio per tutti voi!
Grazie!

lunedì 10 dicembre 2012

Una principessa a Golfitaliano White Event

Pubblico sul mio blog questo bellissimo articolo scritto dal Direttore della Gazzetta di Lucca, perchè esprime al meglio la filosofia della serata che ho organizzato a Lucca presso Officina della Latta chiamato Golfitaliano White Event
di aldo grandi
In un mondo e, soprattutto, in un paese come il nostro dove il verbo più facile da coniugare è – prima ancora che rubare, corrompere, truffare – millantare e dove l’apparire è più facile e importante dell’essere, c’è chi, al contrario, non ne ha assoluto bisogno: né di millantare né, tantomeno, di apparire. Così, mescolata tra la folla che, stasera, ha preso d’assalto l’evento organizzato alla ex Antica Officina della Latta sul viale Giusti, c’era una ragazza che era piovuta da queste parti per accompagnare i vini delle sue tenute, il Cusona 1933 Vernaccia di San Gimignano e il Vignarè, un Bolgheri superiore doc, fruttato e profumato oltremisura, direttamente dal viale dei “cipressi che a Bolgheri van da San Guido in duplice filar…”. Il suo cognome è uno di quelli che, senza esagerare, hanno fatto la storia e alla storia riportano ogniqualvolta li si pronuncia: Guicciardini-Strozzi. Il nome Natalia, ex ballerina classica e allieva di Rudolf Nureyev, attrice teatrale, si dice calcando sulla seconda lettera a, alla russa per intenderci e in Russia, da adolescente, la principessa Guicciardini-Strozzi ha soggiornato per cinque anni dopo la caduta del muro per studiare e perfezionarsi nella danza. Oggi, che di principi e principesse si sente un gran parlare soprattutto quando sono protagonisti di eventi così normali che di principesco hanno, davvero, ben poco, Natalia Strozzi appare come una persona semplice, educata, solare e socievole che non se la tira e, in particolare, non ne avverte, minimamente, il bisogno. Del resto, quando ti porti sulle spalle secoli di storia con la S maiuscola, l’essere è, inevitabilmente, superiore a qualsiasi, anche il più dorato, apparire e millantare è un verbo che non fa parte del proprio dizionario.
Alla ex Officina della Latta una sala dell’edificio, ristrutturato sapientemente alcuni anni fa, è stata adibita a una sorta di campo da golf: infatti l’organizzatore della serata, Donato Ala, è un appassionato di questa disciplina e dirige una rivista tra le più lette in Italia sul genere. Ottimo il cathering e ottima la qualità del buffet: tra i presenti si sono intravisti l’ex sindaco Pietro Fazzi, il direttore generale di Carismi Silvano Piacentini, il giornalista e conduttore televisivo Massimo De Luca, il direttore di Confcommercio Rodolfo Pasquini, l’enologo Marco Bernabei, fratello di Matteo e entrambi figli del famosissimo Franco Bernabei, uno degli enologi più conosciuti al mondo, l’avvocato Florenzo Storelli, breve apparizione anche per il promoter musicale Mimmo D’Alessandro e per il notaio Antonino Tumbiolo. Tra le aziende che hanno aderito all’iniziativa Giorgio Serafini, patron della Lucar Bmw di Guamo. E nel cortile della struttura, in bella vista, una flotta di auto tutte di colore bianco e una più bella dell’altra. Fugace apparizione, a inizio serata, anche per la presidente dell’associazione industriali della provincia di Lucca Cristina Galeotti. Per il resto tanta gente, belle dame e, a far da contorno, anche bella musica dal vivo. Non poteva mancare, infine, il solito Ser Fiorenzo Sernacchioli con la sua Nikon e la sua rassegna di immagini d’autore per questo GolfItaliano White Event.
http://www.lagazzettadilucca.it/ce-n-e-anche-per-cecco-a-cena/2012/12/festa-con-principessa/
www.fotofiorenzo.it
Fotofiorenzo Sernacchioli
Tel. 333/5756321

martedì 3 aprile 2012

Ben vengano queste lettere!


Appena ho saputo di questa lettera aperta che Filippo Spanò General Manager del Riviera Golf Resort ha spedito alle istituzioni della sua regione, ho voluto contribuire pubblicandola sul nostro portale e sul mio Blog.
sarà molto dura che i politici capiscano quanto Filippo scrive, ma almeno lui lo ha fatto!
Ho detto a lui che il Turismo Golfistico non è entrato per il momento ( meno male! ) negli interessi dei politici in termini di soldi, tangenti e altro, ecco perchè non decolla. Buona lettura!



LETTERA APERTA A:
ISTITUZIONI DEL TERRITORIO E ASSOCIAZIONI ALBERGATORI

IL GOLF COME OPPORTUNITA’ PER SALVARE IL TURISMO DALLA CRISI

Filippo Spanò, direttore generale rivieragolfresort, si espone in prima persona e lancia un appello affinché i soggetti interessati colgano fin d’ora le possibilità offerte dal golf per affrontare al meglio la crisi.

I numeri parlano chiaro: il golf italiano non è in crisi. Sono stati 101.817 i giocatori nell’anno 2011 di cui 90.313 adulti e 11.505 Junior. Da questi numeri occorre quindi partire per intavolare un discorso incentrato sul binomio turismo/golf.

Ci sono nel mondo 25 milioni di turisti golfisti che viaggiano durante l’anno per giocare generando un valore di oltre 40 miliardi di euro. La Cina e il Brasile sono due realtà in grande crescita. Proprio il Brasile ospiterà le prossime Olimpiadi nel 2016, anno in cui anche il golf farà il suo ingresso come sport olimpico.

L’Italia non ha nulla da invidiare a questi paesi: territorio, cultura, storia, enogastronomia… Ma anche troppa burocrazia: occorrono infatti dai 5 ai 10 anni per avere l’approvazione di un progetto di un campo da golf. Cosa che, ovviamente, scoraggia l’imprenditore privato che voglia investire in questo settore.

Mentre noi stavamo a guardare, la Spagna ha preso una zona depressa come l’Andalusia e grazie alla creazione di 120 campi da golf attrae oggi 500mila golfisti stranieri generando un indotto di 3 miliardi di euro l’anno.
A Palma di Maiorca, che ha una superficie di 208,63 kmq, ci sono 24 campi; a Belek in Turchia, dove si svolge una importantissima fiera del golf, lo stato è intervenuto e adesso sono invasi da Tedeschi, Svedesi etc. A Valencia c’è addirittura un campo da golf sulla spiaggia…

Il turista golfista si trattiene più a lungo della media nella località di villeggiatura (7 giorni contro i 4), spende il doppio e dedica solo il 10% della spesa totale al golf lasciando il restante 90% ai servizi del territorio.

Nel Bel Paese, la Sardegna sta provando a imitare i cugini iberici: in commissione regionale è infatti stata approvata una proposta di legge per lo sviluppo golfistico dell’isola che ora è in commissione bilancio per il parere finanziario. La proposta ha come obiettivo principale quello di attirare sull’isola un flusso di giocatori e appassionati pari a 500mila presenze all’anno. La normativa prevede la creazione di 24 campi da golf, divisi nelle macroaree già individuate, che lavorerebbero 10 mesi all’anno garantendo 5 mila posti di lavoro certi per i giovani sardi.

Ho deciso di espormi in prima persona e scrivere questa lettera aperta perché sono convinto che il rivieragolfresort possa aiutare gli albergatori della zona a uscire dalla crisi. Purtroppo in questa parte d’Italia il golf non è percepito nel modo corretto, perché non ci sono campi a sufficienza per soddisfare il bisogno del golfista che non vuole giocare per diversi giorni sullo stesso percorso, bensì girare alla scoperta di luoghi sempre nuovi, ma nel raggio di pochi km.

In 140km che vanno da Cervia ad Ancona i campi da gioco sono pochissimi o comunque collocati a distanze enormi per attrarre un turismo golfistico. Visto il giro d’affari che può generare è quindi necessario incentivare gli investimenti.

Abbiamo migliaia di alberghi in questo tratto di costa tra Romagna e Marche ma si contano sulle dita di due mani quelli che svolgono attività mirate di promozione e marketingt nel settore golfistico.

Mi chiederete, perchè investire nel golf?

1) Si stimola un nuovo segmento turistico. Il golf non è più uno sport d’elite. Il golfista non cerca il resort a cinque stelle ma solo dei bei campi in cui praticare il suo sport preferito. Lo straniero, soprattutto nel nord Europa, gioca in bassa stagione (marzo-aprile, ottobre-novembre) quando da lui le temperature lo impediscono. E grazie ai vicini aeroporti di Ancona, Forlì e Rimini, si potrebbero organizzare dei voli appositi per questa tipologia di turismo, come accade in altre realtà.
Noi stessi dopo tre ani di promozione mirata e partecipazione alle fiere di settore, stiamo ottenendo ottimi risultati: richieste anche in bassa stagione di turisti che vogliono pernottare per 6 notti, che richiedono di giocare sul nostro campo ma anche su quelli a noi limitrofi. Inoltre durante gli eventi di golf più importanti (con partecipazione di oltre 200 persone al giorno), ci capita sempre più spesso di dovere richiedere camere ad alberghi a noi vicini.

2) Il golfista si sposta con la famiglia e noi in Riviera abbiamo tutto quello che occorre: alberghi di varie categorie, parchi tematici, entroterra, cultura, mare, discoteche etc. per soddisfare anche i bisogni di chi non gioca a golf.

Un esempio virtuoso di struttura alberghiera che da qualche anno sta investendo in questo tipo di turismo con risultati più che appaganti è quello dell’Hotel Prestigio di Milano Marittima: per il 2012 è prevista un’affluenza di circa 500 clienti stranieri provenienti per l’80% dalla Germania, 10% dall’Austria e 10% dalla Svizzera. Ogni cliente soggiorna in media 6 notti in Hotel, giocando 4/5 volte nei campi del circuito dell’Emilia Romagna Golf, in prevalenza nei Golf Club di Cervia, Castel San Pietro, Riviera, Rimini.
Se a questi si aggiungono gli italiani e le rispettive famiglie al seguito, possiamo parlare di circa 2000 presenze legate al golf. Risultato: l’Hotel Prestigio dal 1 maggio al 30 novembre registra il pieno di prenotazioni.

Nel 2016 ci saranno le Olimpiadi in Brasile e il golf debutterà come sport olimpico. Abbiamo quattro anni per cercare di preparare il terreno. Si può fare un grosso lavoro sui neofiti, ossia su coloro che per la prima volta si avvicinano a questo sport, perché le Olimpiadi fungono da traino e catalizzano nuove iscrizioni. Noi del rivieragolfresort abbiamo già istituito da tempo due tipologie di pacchetto: un corso collettivo e corsi di mini clinic di avviamento al golf con costi che vanno dai 99 ai 129 euro.

Rivieragolfresort è l’esempio di lungimiranza di un gruppo di imprenditori che ha scommesso su questo segmento turistico, ma se il suo sforzo non è sostenuto dalla zona, dagli albergatori e dalle istituzioni viene vanificato.

La mia esortazione è quindi quella di lavorare insieme – strutture ricettive, istituzioni pubbliche, campi da golf già presenti sul territorio - su un nuovo segmento di mercato; su uno sport che è salutare perché si pratica all’aria aperta, tutto l’anno, ed è rivolto a tutte le età.

Noi siamo a disposizione per fornire a tutti gli albergatori le informazioni per creare pacchetti dedicati ai golfisti che possano venire a giocare golf, soggiornando in uno dei tanti alberghi che la nostra Riviera offre. Vorremmo che questi nuovi turisti usassero il nostro campo da golf, un’eccellenza per il territorio, e che avessero la possibilità di giocare su altri campi non troppo lontani da qui. Non occorre realizzare strutture con resort, spa etc. Basta costruire campi turistici finalizzati al gioco che sappiano attrarre golfisti e muovere la nostra economia.

Filippo Spanò

venerdì 30 marzo 2012

Sono fiero di presentarvi THE EVENT!


ARRIVA PER LA PRIMA VOLTA AI CARAIBI
“THE EVENT” EXCLUSIVE GOLF CHALLENGE&HOLIDAY
ANGUILLA 1/8 DICEMBRE 2012.

Si chiama THE EVENT il progetto di Golfitaliano in collaborazione con CuisinArt Resort Golf&Spa e Anguilla Tourism Board che si svolgerà nella splendida isola di Anguilla ai caraibi.
THE EVENT sarà aperto a 100 selezionati golfisti provenienti da diverse nazioni europee, Italia, Inghilterra, Austria, Germania, Francia, Svizzera, Inghilterra, Spagna e anche la Russia.
THE EVENT non sarà solo una gara di golf o una semplice vacanza ma una personalizzazione completa del viaggio. Escursioni uniche, giornate dedicate alla SPA e alla cucina per i non giocatori, party nei migliori locali ed esclusive cene nei 4 ristoranti del CusinArt Resort Golf&SPA, possibilità di attività nautiche mai provate prima: uscite in barca a vela e pesca d’altura per gli appassionati.
Il tutto ruoterà intorno ad un Challenge Europeo di Golf aperto a soli 100 golfisti che riceveranno gadget numerati e personalizzati THE EVENT.
Il primo passo per essere uno degli esclusivi 100 è quello di inviare una mail di richiesta a theevent@golfitaliano.it, in seguito verrà inviato il programma dettagliato e il costo. Alla conferma i partecipanti riceveranno un codice per accedere al sito di AIR FRANCE nell’area creata in esclusiva per The Event e potranno acquistare direttamente il volo per Anguilla a condizioni speciali.
THE EVENT avrà una buona visibilità nei paesi interessati all’evento e per la promozione sarà utilizzato il web marketing così come i social network . La parte forte della promozione avverrà direttamente nei 10 migliori campi da golf delle nazioni partecipanti attraverso l’uso di un veicolo particolare che potrà ospitare in un salottino appositamente attrezzato tutti coloro che vorranno informazioni su THE EVENT
“Fin dall’arrivo i partecipanti saranno “coccolati” per tutta la durata del viaggio” dichiara Donato Ala direttore di Golfitaliano e ideatore del progetto “ questo evento è stato pensato insieme a Marcella Giamundo manager in Italia di CuisinArt Resort Golf&Spa “ ho voluto mettere in pratica il mio know how di giornalista di turismo golfistico e dopo un mio viaggio ad Anguilla ho pensato che questo fosse il posto ideale per far partire questo progetto davvero esclusivo. Per il 2012 THE EVENT è stato volutamente “limitato” a soli 100 golfisti, perché riteniamo che possa mantenere la sua originale esclusività. Con Marcella abbiamo pensato un programma “taylor made” curato nei dettagli, pur lasciando ai nostri ospiti spazi liberi per potersi “isolare” e godersi l’isola a 360°. Siamo sicuri che al ritorno da THE EVENT i nostri partecipanti saranno entusiasti di aver vissuto questa spettacolare vacanza.


Ma quale sarà il Resort che ospiterà l’evento?

Il CuisinArt Resort & Spa si trova sull’isola di Anguilla, la più a nord delle isole Sottovento. Costruito lungo la costa sud di Rendez vous Bay, il Resort offre una splendida vista su St Martin e sul Mar dei Caraibi e dà un accesso diretto su una delle spiagge più belle di tutto l’arcipelago con 99 stanze tra camere e suite e 5 incredibili Ville, tutte direttamente sul mare. CuisinArt Golf resort & Spa fa parte dei Leading Hotels of the Worlds. Il Resort ha ottenuto numerosi riconoscimenti prestigiosi dalla importante rivista Conde Nast Traveler Reader’s Choice, ed è stata nominata il migliore Resort di Anguilla nel 2011 da Travel & Leisure. Il colore bianco delle ville, ispirato all’architettura greca dell’isola di Mikonos combinato con il blu cristallino del mare dei Caraibi crea un contrasto quasi abbagliante. La Venus Spa, del CuisinArt Golf Resort & Spa che si estende su una superfice di 9,000 metri quadrati, offre lussuose camere per i massaggi e spaziose hammam, una Piscina d’Acqua Terapica di ultima generazione dove è possibile immergersi in acqua calda arricchita di Sali, rinomati per le proprietà curative e per il rilassamento muscolare dove si può ritrovare un completo equilibrio fisico. Come sostiene David Lyon, direttore Sales and Marketing del CuisinArt Resort : “A partire dalle terapie a base di olio con aggiunta di erbe aromatiche provenienti dalla nostra fattoria idroponica per finire con la esclusiva Piscina di Acqua Terapica. Al Cuisinart Golf Resort & Spa riuscirete a godere di trattamenti che non possono essere replicati in nessun altro Hotel dei Caraibi
Il campo da Golf che ospiterà il Challenge è firmato dal famoso Greg Norman costruito su più livelli e con diverse pendenze, offre delle buche molto impegnative tra giochi d’acqua spettacolari. Un luogo dove il mare, il vento e la sabbia si fondono perfettamente con l’ambiente naturale di Anguilla regalando al golfista un’esperienza paradisiaca.
Queste sono le motivazione che spingono Robb Report a paragonare la prima Buca del Resort a quelle di Pebble Beach. Il Ristorante Italia della Club House offre una colazione leggera e una cucina italiana raffinatissima a pranzo e a cena, il tutto incorniciato in un panorama mozzafiato.
THE EVENT è un marchio di Golfitaliano Travel una linea dell’agenzia Vela Bianca Viaggi www.velabiancaviaggi.com
Ufficio Stampa THE EVENT
AMV MEDIA
0574 600269
3356490093

lunedì 5 marzo 2012

Salone italiano del golf a Verona? dicono 25.000 presenze!!

Ho letto il comunicato stampa della fiera del golf di Verona. Dicono che ha fatto 25.000 presenze in 3 giorni!!! ma perche' dobbiamo permettere che si prendano in giro le persone? sapete quanto fa di presenze PITTI uomo? 37.000 in 4 giorni tutti con badge e parliamo di Pitti! chi lavora nel golf non puo' permettere che vengano date queste info se si vuole bene al settore...

domenica 26 febbraio 2012

Tornato ora dal Salone del Golf di Verona:

Tornato ora dal Salone del Golf di Verona:
Merita resistere, ma è dura... quanto siamo indietro in Italia amici miei...
Due gatti... siamo troppo pochi per giustificare una Fiera. Apprezzo gli sforzi degli organizzatori, ma che business ruota intorno a un Salone che dopo massimo 15 minuti si è già finito di visitarlo? mi va bene che possa essere un punto d'incontro per tutti noi addetti ai lavori, ma una fiera è una fiera. Abbiamo una sola possibilità, legarla ad una fiera del turismo e quindi puntare allo sviluppo del turismo del nostro paese, altrimenti facciamo un "mercatino" dove andare a comprare due cose che ci mancano....

giovedì 16 febbraio 2012

Bit sobria


Sobria, questo è il mio commento sulla borsa internazionale del turismo. Si respirava voglia di tagli ai budget ma allo stesso momento voglia di promuovere il proprio paese. La BIT si conferma per il terzo anno consecutivo una fiera quasi inutile. Ho notato molte defaiance di importanti gruppi turistici. Ho notato solo che l'egitto ha voglia di ripartire. Il turismo è per loro ossigeno, sopravvivenza, un popolo che ha avuto la dignita' di portare avanti una rivoluzione sanguinosa, ma neccessaria ed è per questo che ho voglia di gridare FORZA EGITTO!

sabato 4 febbraio 2012

L'arte di Giorgio Restelli (Giores)



La consacrazione di un creativo e di un artista si ha nel momento del consenso e della condivisione del proprio lavoro di fronte a un pubblico attento e amico. Giorgio Restelli ha avuto modo di riscontrarlo nella sua prima fotografica, in una location estremamente creativa di Conegliano Laudenese, la Moc Arte di Giulio Gipponi, durante una festa di altissimo livello con ospiti vip del panorama televisivo italiano che hanno voluto gratificare il lavoro di Giorgio con la loro presenza. Giulio Gipponi è un riders molto conosciuto tra gli appassionati di moto ed ha voluto mettere a disposizione per il suo amico artista un negozio di 1.200 metri quadrati dove fotografia, grafica, pittura e scultura si incrociano con i brand più stilosi delle moto e con la moda, ero presente alla splendida festa ed ho voluto testimoniare quanto l’artista sia amato. Le sue opere rispecchiano la passione dei viaggi e pensiamo che con uno scatto fotografico, “Giores” il nome d’arte di Restelli, voglia “bloccare” nella sua mente un’emozione attraverso il riadattamento digitalizzato dei fermo immagine che caratterizzano il suo stile. Giorgio si divide tra tutte le sue passioni, i viaggi, le moto, la barca ed il suo impegnativo lavoro di direttore artistico del gruppo Mediaset in un momento in cui il panorama televisivo sta attraversando una fase non facile e forse questo potrebbe essere lo stimolo che spinge il Restelli artista a viaggiare e coltivare la sua arte. Lui è una persona cortese e sensibile, conoscendolo si percepisce facilmente la sua serenità interiore e la voglia di vivere al meglio la vita. In queste pagine vorremmo dare più spazio alle opere con le quali racconta visioni di viaggio, emozioni, ricordi di mondi lontani, suggestioni e luoghi raccontati ed interpretati come in un personale diario.

Giorgio Restelli nasce a Varese il 28 settembre 1956. Ha due figlie, Camilla e Carolina. Dopo aver conseguito la maturità scientifica, frequenta la facoltà di Ingegneria al Politecnico di Milano. Durante gli anni universitari intraprende la carriera militare in qualità di ufficiale in un Corpo Speciale del Genio dell'esercito dal quale si congeda dopo 5 anni con il grado di capitano.
Nel 1980 matura un'esperienza di 2 anni in una multinazionale operante nel mercato della componentistica per ufficio, Steel Case Straffer, con mansioni commerciali e di comunicazione.
Nel 1982 entra in Publitalia '80, concessionaria di pubblicità dell'allora Canale 5 e vi rimane fino al 2000 ricoprendo vari incarichi. Partecipa alla creazione della Direzione Iniziative Speciali che arriverà a dirigere nel 1996 ricoprendo anche il ruolo di Vice Direttore Generale di Publitalia e poco dopo viene nominato direttore artistico di Mediaset.

mercoledì 25 gennaio 2012

Il golf mantiene giovani


Riporto una considerazione della Dott.ssa Anna Saito e che ho ritenuto importante condividere con voi|

Una continua prova di “problem solving” questo è il gioco del golf, una necessità di rispondere e trovare le giuste soluzioni durante tutta la partita. Si tratta di un percorso di 9 o 18 buche che richiede forza fisica e mentale. L’aspetto cognitivo di questo gioco non è per nulla irrilevante, tutte le funzioni superiori quali, attenzione, concentrazione e perché no la memoria devono essere pronte e presenti se si vuole giocare non solo bene ma anche solo in modo adeguato, ossia con uno scopo che è quello di chiudere una buca. La distanza del colpo, con la scelta giusta del bastone, la direzione da prendere e quindi la decisione di una posizione del corpo adeguata alla direzione presa, la posizione della palla rispetto ai piedi e quant’altro ancora sono solo alcune delle variabili di cui bisogna tener conto per giocare. Questo dunque rappresenta un vero e proprio allenamento mentale che può prevenire invecchiamenti precoci e stati demenziali legati anche e soprattutto all’età. Sappiamo che questa è un’attività per la vita che si può praticare per sempre, non affatica il cuore, non stressa l’apparato cardiorespiratorio, ma allena le gambe e mantiene una certa elasticità del tronco. Coniugare dunque un allenamento fisico percorrendo parecchi chilometri a piedi, spingendo magari un carrello, applicando lo swing in ogni colpo, con la continua ricerca della risoluzione delle variabili in gioco è a detta di tutti gli esperti di neuropsicologia un vero rimedio efficace per la prevenzione di disturbi cognitivi della vecchiaia. Esistono a tale proposito in commercio videogiochi che in qualche modo riescono ad unire un allenamento fisico con quello mentale, utilizzando apparecchiature cibernetiche complesse, ma non c’è confronto con un gioco che oltre tutto si svolge all’aria aperto in mezzo al verde in campi che sono rintracciabili anche all’interno di grandi metropoli, aggravate dallo smog. Concludendo, molti sono i fattori che un gioco come il golf racchiude in sé: allenamento mentale, allenamento fisico e….divertimento puro!


dr.ssa Anna Saito

sabato 21 gennaio 2012

Crisi nel Golf in Italia?




Il Golf può portare a pensare prospettive di ‘sport’ diverse a seconda del paese in cui si vive. In Gran Bretagna è considerato come uno degli sport più importanti nonchè più praticati, i campi e le quote sono accessibili per tutte le classi sociali (crisi permettendo). Inoltre, la tradizione di questo sport è rispettata da tutta la società, così, nessuno può accusare il suo vicino di poter permettersi di giocare qualche buca sul campo del quartiere. Molti spazi abilitati per giocare, gente desiderosa d’imparare e rispettosi per lo sport fanno del golf un “must” perr gli irlandesi, inglesi oppure scozzesi. Forse questa ‘infermità’ sana è la ragione per cui molti dei grandi golfisti hanno un passato umile, in grado di rompere con lo stereotipo di ‘sport per ricchi’.
Dall’altra parte del mondo, per gli americani il golf è l’unico sport che fa da canale di collegamento con gli inglesi. L’ amore degli americani e degli inglesi per il golf è divenuto cosi grande a partire dalle prime edizioni della Ryder Cup. Correva l’anno 1927, quando la nazionale statunitense si batteva contro una selezione di giocatori dalla Gran Bretagna. Fino a quando l’Irlanda nel 1977 e dopo, il resto d’Europa nel 1979 formarono l’attuale competizione che nacque per l’assoluto dominio americano fino trenta anni fa. Però gli ultimi otto campionati hanno girato la fortuna in direzione del continente europeo.
Tornando all’Europa, le condizioni in paesi come la Svizzera, la Germania o la Francia sono appropriate al fine di conservare in maniera ottima le installazioni durante tutto l’anno. In più, la bellezza paesaggistica degli Alpi oppure il sud del paese gallico aiutano a godersi una vacanze tra montagna e golf.
Golfitaliano ha fatto un sondaggio coprendo tutta la geografia italiana per scoprire la vera situazione dei circoli di golf. Dalla Valle d’Aosta fino la Sicilia ed abbiamo potuto notare che malgrado la lunga distanza tra l’ isola e la regione alpina i problemi sono gli stessi per tutto il paese.
Non sono buoni momenti per incoraggiarsi ad iniziare la pratica di uno degli sport che dicono più costosi, anche se prova alla mano il tennis e lo sci lo sono ancora di più.
Il colpo della crisi mondiale sul Golf è un fatto chiaro. L’ 74% dei Club hanno dichiarato che la crisi ha influito “molto” mentre il 26% hanno risposto “poco”.
Alla domanda “il numero di soci nel vostro circolo e’ aumentato”, il 54% hanno risposto in maniera poco ottimista, “poco” oppure “uguale” (36%) il 10% considera che il numero de soci nel suo Club è diminuito.
La soluzione di offrire un servizio “low cost” per risolvere la crisi per il 57% non sembra buona e vede come una cattiva soluzione offrire prezzi più bassi.
Nonostante la difficile situazione, i responsabili dei club sono ottimisti per il futuro del Golf. L’83% crede che esista luce alla fine del tunnel, il 17% è pessimista.
L’87% pensa ad una strategia di miglioramento della propria economia, mentre Il 13% vuole seguire la propria strategia che fino a questo momento è risultata ottima.
Questi dati, dimostrano che i circoli dovranno adeguarsi al momento non troppo felice che sta interessando anche il ceto alto della nostra società.


I risultati
1. Quanto ha influito la crisi economica mondiale nel Golf?
a) Molto 54’5%
b) Poco 45’5%
c) Niente 0
2. Il numero di soci nel vostro circolo e’aumentato?
a) Molto 0%
b) Poco 45’5%
c) Uguale 45’5%
d) Diminuito 9%
3. Pensate che offrire un servizio ‘low cost’ possa aiutare a migliorare l’economia del vostro circolo.
a) Si 45’5%
b) No 54’5%
4. Siete ottimisti sul futuro del Golf?
a) Si 73%
b) No 27%
5. Avete pensato ad una strategia di miglioramento o mantenimento dei vostri servizi nel 2012?
a) Si 91%
b) No 9%
6. Pensate di aprire o migliorare il vostro circolo con il turismo golfistico?
a) Si 100%
b) No 0%

domenica 8 gennaio 2012

Come sarà il 2012?

Sento che il 2012 sarà meglio di quello appena passato o almeno me lo auguro e ve lo auguro.
Il mio blog sarà aggiornato quotidianamente con notizie e curiosità dal mondo del golf, della moda legata al golf e sopratutto il turismo. Spero che possiate collaborare con me per scoprire nuovi itinerari e possibili opportunità legate al nostro mondo.
Aspetto vostre domande, segnalazioni e quanto altro vi interesserebbe approfondire.
Buon anno a tutti!
Donato Ala