Il mio personale blog dove pubblico tutte le mie recensioni, i pensieri, le notizie, i video di viaggi di Golf nel mondo.
lunedì 5 marzo 2012
Salone italiano del golf a Verona? dicono 25.000 presenze!!
Ho letto il comunicato stampa della fiera del golf di Verona. Dicono che ha fatto 25.000 presenze in 3 giorni!!! ma perche' dobbiamo permettere che si prendano in giro le persone? sapete quanto fa di presenze PITTI uomo? 37.000 in 4 giorni tutti con badge e parliamo di Pitti! chi lavora nel golf non puo' permettere che vengano date queste info se si vuole bene al settore...
domenica 26 febbraio 2012
Tornato ora dal Salone del Golf di Verona:
Tornato ora dal Salone del Golf di Verona:
Merita resistere, ma è dura... quanto siamo indietro in Italia amici miei...
Due gatti... siamo troppo pochi per giustificare una Fiera. Apprezzo gli sforzi degli organizzatori, ma che business ruota intorno a un Salone che dopo massimo 15 minuti si è già finito di visitarlo? mi va bene che possa essere un punto d'incontro per tutti noi addetti ai lavori, ma una fiera è una fiera. Abbiamo una sola possibilità, legarla ad una fiera del turismo e quindi puntare allo sviluppo del turismo del nostro paese, altrimenti facciamo un "mercatino" dove andare a comprare due cose che ci mancano....
Merita resistere, ma è dura... quanto siamo indietro in Italia amici miei...
Due gatti... siamo troppo pochi per giustificare una Fiera. Apprezzo gli sforzi degli organizzatori, ma che business ruota intorno a un Salone che dopo massimo 15 minuti si è già finito di visitarlo? mi va bene che possa essere un punto d'incontro per tutti noi addetti ai lavori, ma una fiera è una fiera. Abbiamo una sola possibilità, legarla ad una fiera del turismo e quindi puntare allo sviluppo del turismo del nostro paese, altrimenti facciamo un "mercatino" dove andare a comprare due cose che ci mancano....
giovedì 16 febbraio 2012
Bit sobria

Sobria, questo è il mio commento sulla borsa internazionale del turismo. Si respirava voglia di tagli ai budget ma allo stesso momento voglia di promuovere il proprio paese. La BIT si conferma per il terzo anno consecutivo una fiera quasi inutile. Ho notato molte defaiance di importanti gruppi turistici. Ho notato solo che l'egitto ha voglia di ripartire. Il turismo è per loro ossigeno, sopravvivenza, un popolo che ha avuto la dignita' di portare avanti una rivoluzione sanguinosa, ma neccessaria ed è per questo che ho voglia di gridare FORZA EGITTO!
sabato 4 febbraio 2012
L'arte di Giorgio Restelli (Giores)

La consacrazione di un creativo e di un artista si ha nel momento del consenso e della condivisione del proprio lavoro di fronte a un pubblico attento e amico. Giorgio Restelli ha avuto modo di riscontrarlo nella sua prima fotografica, in una location estremamente creativa di Conegliano Laudenese, la Moc Arte di Giulio Gipponi, durante una festa di altissimo livello con ospiti vip del panorama televisivo italiano che hanno voluto gratificare il lavoro di Giorgio con la loro presenza. Giulio Gipponi è un riders molto conosciuto tra gli appassionati di moto ed ha voluto mettere a disposizione per il suo amico artista un negozio di 1.200 metri quadrati dove fotografia, grafica, pittura e scultura si incrociano con i brand più stilosi delle moto e con la moda, ero presente alla splendida festa ed ho voluto testimoniare quanto l’artista sia amato. Le sue opere rispecchiano la passione dei viaggi e pensiamo che con uno scatto fotografico, “Giores” il nome d’arte di Restelli, voglia “bloccare” nella sua mente un’emozione attraverso il riadattamento digitalizzato dei fermo immagine che caratterizzano il suo stile. Giorgio si divide tra tutte le sue passioni, i viaggi, le moto, la barca ed il suo impegnativo lavoro di direttore artistico del gruppo Mediaset in un momento in cui il panorama televisivo sta attraversando una fase non facile e forse questo potrebbe essere lo stimolo che spinge il Restelli artista a viaggiare e coltivare la sua arte. Lui è una persona cortese e sensibile, conoscendolo si percepisce facilmente la sua serenità interiore e la voglia di vivere al meglio la vita. In queste pagine vorremmo dare più spazio alle opere con le quali racconta visioni di viaggio, emozioni, ricordi di mondi lontani, suggestioni e luoghi raccontati ed interpretati come in un personale diario.
Giorgio Restelli nasce a Varese il 28 settembre 1956. Ha due figlie, Camilla e Carolina. Dopo aver conseguito la maturità scientifica, frequenta la facoltà di Ingegneria al Politecnico di Milano. Durante gli anni universitari intraprende la carriera militare in qualità di ufficiale in un Corpo Speciale del Genio dell'esercito dal quale si congeda dopo 5 anni con il grado di capitano.
Nel 1980 matura un'esperienza di 2 anni in una multinazionale operante nel mercato della componentistica per ufficio, Steel Case Straffer, con mansioni commerciali e di comunicazione.
Nel 1982 entra in Publitalia '80, concessionaria di pubblicità dell'allora Canale 5 e vi rimane fino al 2000 ricoprendo vari incarichi. Partecipa alla creazione della Direzione Iniziative Speciali che arriverà a dirigere nel 1996 ricoprendo anche il ruolo di Vice Direttore Generale di Publitalia e poco dopo viene nominato direttore artistico di Mediaset.
mercoledì 25 gennaio 2012
Il golf mantiene giovani
Riporto una considerazione della Dott.ssa Anna Saito e che ho ritenuto importante condividere con voi|
Una continua prova di “problem solving” questo è il gioco del golf, una necessità di rispondere e trovare le giuste soluzioni durante tutta la partita. Si tratta di un percorso di 9 o 18 buche che richiede forza fisica e mentale. L’aspetto cognitivo di questo gioco non è per nulla irrilevante, tutte le funzioni superiori quali, attenzione, concentrazione e perché no la memoria devono essere pronte e presenti se si vuole giocare non solo bene ma anche solo in modo adeguato, ossia con uno scopo che è quello di chiudere una buca. La distanza del colpo, con la scelta giusta del bastone, la direzione da prendere e quindi la decisione di una posizione del corpo adeguata alla direzione presa, la posizione della palla rispetto ai piedi e quant’altro ancora sono solo alcune delle variabili di cui bisogna tener conto per giocare. Questo dunque rappresenta un vero e proprio allenamento mentale che può prevenire invecchiamenti precoci e stati demenziali legati anche e soprattutto all’età. Sappiamo che questa è un’attività per la vita che si può praticare per sempre, non affatica il cuore, non stressa l’apparato cardiorespiratorio, ma allena le gambe e mantiene una certa elasticità del tronco. Coniugare dunque un allenamento fisico percorrendo parecchi chilometri a piedi, spingendo magari un carrello, applicando lo swing in ogni colpo, con la continua ricerca della risoluzione delle variabili in gioco è a detta di tutti gli esperti di neuropsicologia un vero rimedio efficace per la prevenzione di disturbi cognitivi della vecchiaia. Esistono a tale proposito in commercio videogiochi che in qualche modo riescono ad unire un allenamento fisico con quello mentale, utilizzando apparecchiature cibernetiche complesse, ma non c’è confronto con un gioco che oltre tutto si svolge all’aria aperto in mezzo al verde in campi che sono rintracciabili anche all’interno di grandi metropoli, aggravate dallo smog. Concludendo, molti sono i fattori che un gioco come il golf racchiude in sé: allenamento mentale, allenamento fisico e….divertimento puro!
dr.ssa Anna Saito
sabato 21 gennaio 2012
Crisi nel Golf in Italia?
Il Golf può portare a pensare prospettive di ‘sport’ diverse a seconda del paese in cui si vive. In Gran Bretagna è considerato come uno degli sport più importanti nonchè più praticati, i campi e le quote sono accessibili per tutte le classi sociali (crisi permettendo). Inoltre, la tradizione di questo sport è rispettata da tutta la società, così, nessuno può accusare il suo vicino di poter permettersi di giocare qualche buca sul campo del quartiere. Molti spazi abilitati per giocare, gente desiderosa d’imparare e rispettosi per lo sport fanno del golf un “must” perr gli irlandesi, inglesi oppure scozzesi. Forse questa ‘infermità’ sana è la ragione per cui molti dei grandi golfisti hanno un passato umile, in grado di rompere con lo stereotipo di ‘sport per ricchi’.
Dall’altra parte del mondo, per gli americani il golf è l’unico sport che fa da canale di collegamento con gli inglesi. L’ amore degli americani e degli inglesi per il golf è divenuto cosi grande a partire dalle prime edizioni della Ryder Cup. Correva l’anno 1927, quando la nazionale statunitense si batteva contro una selezione di giocatori dalla Gran Bretagna. Fino a quando l’Irlanda nel 1977 e dopo, il resto d’Europa nel 1979 formarono l’attuale competizione che nacque per l’assoluto dominio americano fino trenta anni fa. Però gli ultimi otto campionati hanno girato la fortuna in direzione del continente europeo.
Tornando all’Europa, le condizioni in paesi come la Svizzera, la Germania o la Francia sono appropriate al fine di conservare in maniera ottima le installazioni durante tutto l’anno. In più, la bellezza paesaggistica degli Alpi oppure il sud del paese gallico aiutano a godersi una vacanze tra montagna e golf.
Golfitaliano ha fatto un sondaggio coprendo tutta la geografia italiana per scoprire la vera situazione dei circoli di golf. Dalla Valle d’Aosta fino la Sicilia ed abbiamo potuto notare che malgrado la lunga distanza tra l’ isola e la regione alpina i problemi sono gli stessi per tutto il paese.
Non sono buoni momenti per incoraggiarsi ad iniziare la pratica di uno degli sport che dicono più costosi, anche se prova alla mano il tennis e lo sci lo sono ancora di più.
Il colpo della crisi mondiale sul Golf è un fatto chiaro. L’ 74% dei Club hanno dichiarato che la crisi ha influito “molto” mentre il 26% hanno risposto “poco”.
Alla domanda “il numero di soci nel vostro circolo e’ aumentato”, il 54% hanno risposto in maniera poco ottimista, “poco” oppure “uguale” (36%) il 10% considera che il numero de soci nel suo Club è diminuito.
La soluzione di offrire un servizio “low cost” per risolvere la crisi per il 57% non sembra buona e vede come una cattiva soluzione offrire prezzi più bassi.
Nonostante la difficile situazione, i responsabili dei club sono ottimisti per il futuro del Golf. L’83% crede che esista luce alla fine del tunnel, il 17% è pessimista.
L’87% pensa ad una strategia di miglioramento della propria economia, mentre Il 13% vuole seguire la propria strategia che fino a questo momento è risultata ottima.
Questi dati, dimostrano che i circoli dovranno adeguarsi al momento non troppo felice che sta interessando anche il ceto alto della nostra società.
I risultati
1. Quanto ha influito la crisi economica mondiale nel Golf?
a) Molto 54’5%
b) Poco 45’5%
c) Niente 0
2. Il numero di soci nel vostro circolo e’aumentato?
a) Molto 0%
b) Poco 45’5%
c) Uguale 45’5%
d) Diminuito 9%
3. Pensate che offrire un servizio ‘low cost’ possa aiutare a migliorare l’economia del vostro circolo.
a) Si 45’5%
b) No 54’5%
4. Siete ottimisti sul futuro del Golf?
a) Si 73%
b) No 27%
5. Avete pensato ad una strategia di miglioramento o mantenimento dei vostri servizi nel 2012?
a) Si 91%
b) No 9%
6. Pensate di aprire o migliorare il vostro circolo con il turismo golfistico?
a) Si 100%
b) No 0%
domenica 8 gennaio 2012
Come sarà il 2012?
Sento che il 2012 sarà meglio di quello appena passato o almeno me lo auguro e ve lo auguro.
Il mio blog sarà aggiornato quotidianamente con notizie e curiosità dal mondo del golf, della moda legata al golf e sopratutto il turismo. Spero che possiate collaborare con me per scoprire nuovi itinerari e possibili opportunità legate al nostro mondo.
Aspetto vostre domande, segnalazioni e quanto altro vi interesserebbe approfondire.
Buon anno a tutti!
Donato Ala
Il mio blog sarà aggiornato quotidianamente con notizie e curiosità dal mondo del golf, della moda legata al golf e sopratutto il turismo. Spero che possiate collaborare con me per scoprire nuovi itinerari e possibili opportunità legate al nostro mondo.
Aspetto vostre domande, segnalazioni e quanto altro vi interesserebbe approfondire.
Buon anno a tutti!
Donato Ala
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